Storia delle strade del Comune di Prato
Presentazione del progetto
In passato la strada era l'indiscussa protagonista della vita sociale, lo
spazio di relazione per eccellenza. Tutto si svolgeva su questo palcoscenico:
i rumori delle botteghe si mescolavano alla chiacchiera, le canzoni s'intrecciavano
alle grida dei bambini, le imprecazioni ai lamenti.
Gli spazi della città venivano chiamati dagli abitanti con nomi diversi,
derivati dalle attività che vi svolgevano e dalle caratteristiche e
dalla natura dei luoghi (il pozzo, il lavatoio, l'albero di fico...).
Solo alla fine del Settecento cominciò a diffondersi l'uso dei cartelli
stradali e alla fine dell'Ottocento a Prato si assegnarono i primi numeri
civici.
Con la crescita della città si iniziò quindi a razionalizzare
l'organizzazione delle strade e a "ufficializzare" la toponomastica. Le prime
targhe di marmo murate su molte strade di Prato risalgono al 1847, quando
uno scalpellino, Ferdinando Torricini, ebbe l'incarico dal Comune di rimuovere
i cartelli di legno e le scritte fatte dagli stessi abitanti.
Oggi la nomenclatura stradale è uno dei mezzi più conosciuti,
semplici ed efficaci di divulgazione delle testimonianze culturali, della
storia e delle tradizioni di un centro abitato.
Ogni targa di marmo testimonia le tappe più significative di una comunità
consegnando ai posteri un'attestazione del suo passato.
Uno degli obiettivi principali del progetto è stato proprio salvaguardare
queste conoscenze e renderle facilmente disponibili per tutti i cittadini.
C'è voluto un paziente e lungo lavoro di ricerca di Alessandro Assirelli
per recuperare molti aspetti interessanti che erano rimasti patrimonio di
pochi perché tramandati solo oralmente.
Il progetto si è concluso nel 2006 con la pubblicazione di questo sito
che raccoglie il lavoro di ricerca effettuato. Vista la natura dell'argomento
i dati raccolti non sono definitivi ma potranno essere rivisti e ampliati
grazie al contributo di tutti.